Prisma

L’attore e il suo doppio ruolo. Mattia Carrano e il backstage di Prisma

15 NOVEMBRE 2022
Prisma

Prisma

A cura di Beatrice Missiato.

Il 3 novembre 2022, presso il DAMSLab (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna), l’unità bolognese di F-ACTOR ha organizzato un incontro, nel contesto dell’insegnamento di Forme della serialità televisiva contemporanea, dedicato alla serie Prisma (2022), prodotta da Cross Productions e distribuita da Amazon Prime Video. Questa occasione fa parte degli eventi che, nell’ambito del progetto di ricerca, vedono ospiti attori, attrici e intermediari nelle sedi delle università coinvolte nel progetto, con finalità scientifiche, didattiche e di divulgazione. A parlare di Prisma sono intervenuti Ludovico Bessegato, regista e sceneggiatore, che dopo l’esperienza di SKAM Italia ha firmato da showrunner una serie più autoriale, che segue le vicende di alcuni adolescenti di Latina, e l’attore protagonista Mattia Carrano, impegnato nel doppio ruolo di Andrea e Marco, i due gemelli al centro del racconto.

Nel corso di una discussione moderata da Luca Barra e Paola Brembilla, sono emerse interessanti considerazioni legate al lavoro dell’attore e al suo rapporto con il regista sul set. Carrano ha raccontato il suo esordio nell’industria audiovisiva e l’impegno professionale e personale necessario sul set di una fiction, mettendo bene in luce, di fronte a un pubblico interessato e curioso di studentesse e studenti, una serie di informazioni, discorsi e retoriche produttive e promozionali. Mattia Carrano, classe 2001, è al suo debutto da attore e ha ragionato sulle difficoltà legate a una partenza lavorativa così impegnativa. Quando ha ricevuto la presentazione per il casting di Prisma da parte della sua agenzia, era «a casa, lesso come tutti» nel lockdown della primavera 2020. Ha raccontato di aver fatto il provino su spinta della madre e, qualche mese dopo, si è trovato in una stanza negli uffici di Cross Productions – «ok, questa è una cosa seria» – per sostenere il provino con Bessegato. Non avendo mai studiato recitazione, ha affermato che «non sapevo assolutamente cosa fare», ma è stato aiutato, dice, sia durante il provino sia poi nella lavorazione della serie, dalla sua natura da «grande osservatore» della vita quotidiana, cosa che gli ha consentito di incanalare nel suo lavoro attoriale le emozioni e i gesti altrui. Dopo una lunga fase di casting, con ben nove provini, è stato finalmente scelto per il ruolo di protagonista.

Il giovane attore ha interpretato i due gemelli Andrea e Marco, e si è dovuto misurare con la necessità di renderli verosimili e allo stesso tempo distinti, con l’ulteriore difficoltà di vestire i panni di entrambi i personaggi anche nell’arco di una sola stessa giornata, dato che i piani di lavorazione si fanno in base alle location, come specificato da Bessegato. Il regista ha evidenziato la volontà di restituire credibilità ai due protagonisti non tanto con gli effetti speciali (pur presenti), ma soprattutto mediante la costruzione di una «connessione emotiva» nei dialoghi e nelle relazioni umane: «e questa cosa tu la ottieni anche facendo banalmente un campo, un controcampo, senza quinta. Se i due attori sono bravi, se l’attore è bravo a fare due personaggi diversi, se c’è empatia tra di loro, funziona». Nelle scene che includono i due gemelli ci si è serviti anche di una controfigura, ma il regista ha deciso di ridurre al minimo il face replacement, preferendo tecniche più tradizionali: «sono (tutto sommato) un artigiano italiano e non un regista industriale americano, e preferivo avere il controllo, perché tutte le volte che tu ti affidi troppo agli effetti speciali […] stai decidendo che qualcun altro farà quella scena per te».

Mattia Carrano ha cercato di connotare Andrea e Marco con il linguaggio del corpo, i gesti e i movimenti, dando vita a due gemelli opposti: ad Andrea ha dato un profilo aperto e più estroverso, da persona che «cammina con i piedi un po’ più da papera»; Marco invece è tutto il contrario, più introverso, che parla con un tono di voce più chiuso e «se c’è un divano non si siede mai in mezzo, ma su uno dei due lati». L’attore non ha nascosto la complessità del girare scene con entrambi i personaggi, che prevedevano il coordinamento dei movimenti con la controfigura e la necessità di portare «l’emozione sullo schermo».

Molto è emerso anche sul rapporto che sul set si instaura tra attore e regista. Il giovane attore ha confessato un forte debito verso Bessegato – «senza di lui io non avrei fatto nulla» –, capace di guidarlo in un contesto in cui non sapeva come muoversi e di insegnargli come comportarsi sul set. Ammette di aver chiesto più volte aiuto al regista per le battute, o per chiarimenti sulle posizioni in scena dei due gemelli. Carrano, che non si definisce un grande studioso, non sempre aveva le battute pronte, ma è «grazie a come [Ludovico] mi ha diretto che poi è uscito quello che avete visto in Prisma». Con tonalità scherzose, è emersa bene la negoziazione sul set tra attori e regista, complicata dalla giovane età dell’attore e dell’intero cast, che ha portato a un clima più scanzonato, da «gita», ma anche alla ovvia necessità di rispettare le giornate di lavorazione e tutti gli altri numerosi professionisti coinvolti nella produzione. Per questo motivo, Bessegato ha cercato di gestire l’energia di questi ragazzi con modalità anche rigide: «ho anche l’onere di essere severo, più di quanto uno vorrebbe essere».

Dall’incontro pubblico sono emersi aspetti di notevole interesse riguardo al mestiere attoriale in una serie televisiva. Sul versante più artistico, si è discusso del lavorio necessario ai fini dell’interpretazione emotiva del personaggio; su quello più produttivo si è compreso quanto la relazione tra attore e regista sia impegnativa e potenzialmente fruttuosa. Su un set è necessario mediare e risolvere le esigenze e i conflitti tra i tanti professionisti coinvolti. In questo quadro, l’attore deve essere capace di collaborare con tutta la troupe per ottenere il risultato migliore, a maggior ragione quando è protagonista e quando il duplice ruolo richiede una grande attenzione agli aspetti sia recitativi sia realizzativi.

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala

Mattia Carrano

Mattia Carrano

Luca Barra, Ludovico Bessegato, Mattia Carrano, Paola Brembilla

Luca Barra, Ludovico Bessegato, Mattia Carrano, Paola Brembilla

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