Il corpo mediatizzato

ANTONIO PIZZO 13 MARCH 2021

Pubblicato in: Mimesis Journal, 2018, vol. 7, n. 1, pp. 113-125.

Nella concezione contemporanea di spettacolo, a partire dagli anni Ottanta, l’avvento delle tecnologie digitali ha portato in evidenza il rapporto tra corpo reale e corpo mediale. Il dibattito si è mantenuto su due cardini principali (e interconnessi): da un lato la nozione di presenza dal vivo del performer come principio primo dell’arte teatrale, e dall’altro la possibilità di arricchire il binomio spazio/performer con la riproduzione di immagini in movimento. Sebbene si tratti di temi messi in evidenza negli ultimi decenni, è chiaro che siano stati problematizzati da circa un secolo. La nozione di presenza del performer si era imposta con forza già con le Avanguardie e in particolare con Artaud, così come l’utilizzo di proiezioni in eventi dal vivo risale ai primi tentativi d’introduzione del film in scena.

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